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La storia di
Lipica

Scoprite la ricca tradizione della tenuta, dalle prime citazioni fino a oggi.
Le origini del nome
Il nome di Lipica e del cavallo Lipizzano deriva dal nome sloveno del tiglio (lipa), albero molto comune sul Carso. La storia narra che, a metà del Trecento, nei pressi dell’odierno paese di Lokev e proprio nell’area dell’attuale allevamento, si trovava una famosissima cantina vinicola di fronte a cui cresceva un piccolo tiglio e a cui venne dato il nome Pr’lipci. Sarebbe proprio questo tiglio minuto a dare il nome all’insediamento del tempo, ovvero alla tenuta dei vescovi triestini che costruirono sul posto la loro residenza estiva e le stalle per l’allevamento di cavalli.
Arciduca Carlo II, olio su tela (conservato da: Kunsthistorisches Museum di Vienna, Bilddatenbank.)
1576
Le prime citazion
Su consiglio di Nicolò de Coreto, vescovo di Trieste, e Franc Jurko, gestore dell’allevamento diocesiano dei cavalli carsici, l’Arciduca Carlo II d’Asburgo pensò di ristrutturare il palazzo rurale appartenente al vescovo triestino, parzialmente in rovina, e crearne uno stabilimento destinato all’allevamento di un numero di cavalli sufficiente a soddisfare le richieste civili e militari.
Arciduca Carlo II, olio su tela (conservato da: Kunsthistorisches Museum di Vienna, Bilddatenbank.)
Cartolina di Lipica, inviata il 10 maggio 1910. Raffigura l’antico palazzo, una delle prime strutture edificate a Lipica (fine Cinquecento).
(La cartolina è di proprietà del collezionista Valentin Čuk iz Senožeče)
Graz, 15 febbraio 1587. L’arciduca Carlo II d’Austria scrive al Vicedomino Nikolaj Bohnomo di come il suo allevamento di Lipica, a causa della mancanza di pascoli, abbia bisogno di 200 star d’avena, incitandolo a chiederli all’ufficio urbano
(originale conservato presso l’ARS, l’archivio del Vicedomino)
Fattura del 1580 per l’acquisto dei primi tre stalloni spagnoli
(fonte: Ivo Mihelič, Otroci burje, Lipica in lipicanec)
1580
L’arciduca Carlo II, terzogenito dell’imperatore Ferdinando I d’Asburgo, sigla il 19 maggio 1580 il contratto di compravendita per l’acquisto della tenuta di Lipica. Il primo amministratore dell’allevamento fu Franc Jurko.
1581
Subito dopo la fondazione, vennero acquistati sei stalloni di razza e 24 fattrici dalla Spagna, per cui si sborsarono 3.693 gulden (fiorini olandesi) d’allora.
1585
Si conclusero i lavori degli edifici fondamentali, del serbatoio d’acqua e dell’abbeveratoio per i cavalli. Al fine di proteggere gli animali dagli attacchi delle bestie selvatiche, il cortile fu recintato con alti muri di pietra. Vennero acquistati inoltre dei cani da guardia.
1587
L’arciduca Carlo II d’Austria scrive al Vicedomino Nikolaj Bohnomo di come il suo allevamento di Lipica, a causa della mancanza di pascoli, abbia bisogno di 200 star d’avena, incitandolo a chiederli all’ufficio urbano.
1594
Per 600 fiorini, l’allevamento acquistò la vicina tenuta di Jurij Božič, la proprietà che, arrivando da Sežana, giace a destra dalla tenuta. Oggi è allestita nel campo da golf di Lipica.
1595
Partirono da Lipica verso Graz 30 giovani cavalli.
Cartolina con il Lipizzano
Foto: tempelfarms.com
1619-1705
Sotto l’impero di Leopoldo I d’Austria, Lipica raggiunse il primo dei suoi apici. Nel 1703 iniziarono i lavori dell’antica scuderia Velbanca. Le stalle più belle e importanti oggi sono riservate agli stalloni di razza dell’Allevamento di Lipica.
Cartolina con il Lipizzano
Foto: tempelfarms.com
Lipica nel 1858
1629
Al fine di garantire abbastanza fieno, Mansfeld, il mastro stalliere d’allora, prese in affitto i pascoli di Jurišič (oggi conosciuti sotto il nome Jurešče).
1619 -1705
I successori dell’arciduca Carlo II d’Asburgo, gli imperatori Ferdinando II (1619-1637) e Leopoldo I (1658-1705), promossero ulteriormente l’allevamento dei cavalli a Lipica, costruendo nuovi edifici presso la scuderia. Le attività fiorivano e il numero degli esemplari di razza aumentava di anno in anno.
1689 -1705
Il periodo in cui il pittore Johann Georg de Hamilton visitava regolarmente Lipica. Fu così affascinato dall’allevamento tanto da dedicargli ben 72 capolavori, tra tantissime raffigurazioni dei cavalli autoctoni del Carso.
L’emblema dell’Allevamento di Lipica
(H. H. Izenbarth, Emil M. Birer: Lipicaner – carski konj, Kranj 1986, prima pagina).
A metà del Seicento le sette famiglie, ovvero i primi abitanti di Lipica, furono trasferite nel paese presso Senožeče, che oggi porta il nome Laže. Li si occuparono principalmente della produzione di carbone. In memoria delle famiglie, fu battezzato il pozzo laženska štirna, costruito prima del loro trasferimento.
Johann Georg de Hamilton (1672–1737) Adamo II Francesco Carlo di Schwarzenberg, III principe di Schwarzenberg (1680-1732) in sella al cavallo Lipizzano esegue una capriola.
(1705-1715 circa) Olio su tela. Diritti d’autore: The Weiss Gallery
1705-1711
Durante l’epoca dell’imperatore Giuseppe I, a Lipica vennero costruiti nuovi edifici: le nuove stalle, gli stabilimenti residenziali per i dipendenti e la chiesa con il cappellanato. Vennero sistemati anche i prati, i sentieri e i boschi circostanti.
Johann Georg de Hamilton (1672–1737) Adamo II Francesco Carlo di Schwarzenberg, III principe di Schwarzenberg (1680-1732) in sella al cavallo Lipizzano esegue una capriola.
(1705-1715 circa) Olio su tela. Diritti d’autore: The Weiss Gallery
La scritta visibile a destra dall’entrata all’antica stalla Velbanca narra di come la costruzione ebbe inizio nel 1703 e venne conclusa due anni dopo
(foto: archivio dell’Allevamento di Lipica)
Il Lipizzano di fronte all’antica stalla Velbanca
(archivio dell’Allevamento di Lipica)
La cappella di Sant’Antonio da Padova a Lipica. Fu costruita durante l’impero di Giuseppe I (1705–1711) su richiesta di Caspar Nicoletti, l’allora amministratore dell’Allevamento (archivio dell’Allevamento di Lipica).
La cappella di Sant’Antonio da Padova a Lipica. Fu costruita durante l’impero di Giuseppe I (1705–1711) su richiesta di Caspar Nicoletti, l’allora amministratore dell’Allevamento (archivio dell’Allevamento di Lipica).
Il Lipizzano di fronte all’antica stalla Velbanca
(archivio dell’Allevamento di Lipica)
La cappella di Sant’Antonio da Padova a Lipica. Fu costruita durante l’impero di Giuseppe I (1705–1711) su richiesta di Caspar Nicoletti, l’allora amministratore dell’Allevamento (archivio dell’Allevamento di Lipica).
La cappella di Sant’Antonio da Padova a Lipica. Fu costruita durante l’impero di Giuseppe I (1705–1711) su richiesta di Caspar Nicoletti, l’allora amministratore dell’Allevamento (archivio dell’Allevamento di Lipica).
Kaiserliches Gestüt zu Lipizza am Karst (1727) Johann Georg de Hamilton (1672–1737) Olio su tela.
(La riproduzione si trova nella dépendance dell’Allevamento)
1711-1740
Lipica fiorì significativamente anche sotto il governo dell’imperatore Carlo VI.
Kaiserliches Gestüt zu Lipizza am Karst (1727) Johann Georg de Hamilton (1672–1737) Olio su tela.
(La riproduzione si trova nella dépendance dell’Allevamento)
Dettaglio: l’Allevamento di Lipica, attorno agli anni Venti del Settecento. La scuderia imperiale dei cavalli Lipizzani Johann Georg de Hamilton (1672–1737)
Franz Kurz zum Thurn und Goldenstein, La scuderia presso Prestranek, metà Ottocento, disegno inciso a penna con pennarello e tempera bianca, 189 x 278 mm, Museo nazionale della Slovenia, Studio dei grafici, n. inv. R-475
1711
L’Allevamento si estese così tanto da non richiedere maggiori superfici per coltivare il fieno. L’amministratore Maks Oblak, in seguito diventato barone Wolkensperg, prese in appalto il terreno a Postojna, che un tempo apparteneva agli Auersperg.
1720
Nove anni dopo, l’Allevamento acquistò per 8.000 fiorini anche la tenuta della famiglia principesca.
1727
Lipica vide la costruzione di nuove strutture, tra cui anche l’enorme magazzino del grano.
La tenuta di Postojna del dipinto del 1725, opera di Johann Georg de Hamilton (originale conservato dal KHM di Vienna, Gemäldegalerie: la riproduzione s trova nel palazzo, ovvero negli uffici amministrativi dell’Allevamento di Lipica)
1728
L’allevamento si espanse in modo notevole con l’acquisto di nuove proprietà a Poček, Bile e Prestranek, prendendo in affitto anche la proprietà a Škule.
La tenuta di Postojna del dipinto del 1725, opera di Johann Georg de Hamilton (originale conservato dal KHM di Vienna, Gemäldegalerie: la riproduzione s trova nel palazzo, ovvero negli uffici amministrativi dell’Allevamento di Lipica)
Cartolina, immagine di Maks Šeber da Postojna, inizio Novecento (la cartolina è di proprietà del collezionista Valentin Čuk da Senožeče).
Nel 1728 la tenuta di Škule diventò proprietà dell’Allevamento di Lipica (foto: Davor Kernel).
Nel 1728 la tenuta di Škule diventò proprietà dell’Allevamento di Lipica (foto: Davor Kernel).
1729
Iniziano i lavori di costruzione della scuola d’equitazione a Vienna. Fondata in origine per soddisfare i cerimoniali di corte, ottenne presto la sua fama mondiale.
1733
Durante la solenne inaugurazione del maneggio di Vienna si esibirono 54 stalloni Lipizzani.
1740 -1780
Ai tempi dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, il Lipizzano subì l’evoluzione che lo portò a essere identico a come si presenta oggi. In modo particolare, era il consorte dell’imperatrice – il principe Francesco Stefano di Lorena – a interessarsi di allevamenti. Se inizialmente furono ventidue gli stalloni di razza nel XVIII secolo, rimangono soltanto quattro le linee di stalloni, a partire dai seguenti capostipiti: Pluto (Danimarca, 1765), Conversano (Italia, 1767), Favory (Austria, 1779) e Neapolitano (Italia, 1790).
1785
Quell’anno l’imperatore mandò a Lubiana una commissione per individuare la condizione economica della regione e per limitare gli sprechi, risolvendo l’esistenza dell’allevamento. Gli incaricati proposero il trasferimento dell’allevamento a Holič in Galizia, dove già operava la scuderia Kopčany, ma l’imperatore si oppose.
1790 -1792
Oltre a costruire un nuovo abbeveratoio, durante il regno dell’Imperatore Leopoldo II vennero ristrutturate le stalle e gli altri edifici rurali a Poček e Ravnik.
I resti della cascina di Poček
(foto: Davor Kernel)
L’allevamento imperiale di Lipica nel 1780, progetto della zona con la raffigurazione del nucleo e dei cavalli (Kugler e Bihl, 2002: progetto conservato da: Haus-, Hof- und Staatsarchiv di Vienna)
1797-1815
I questi anni l’allevamento di Lipica subì una serie di incidenti e devastazioni.
L’allevamento imperiale di Lipica nel 1780, progetto della zona con la raffigurazione del nucleo e dei cavalli (Kugler e Bihl, 2002: progetto conservato da: Haus-, Hof- und Staatsarchiv di Vienna)
Tutti i trasferimenti della mandria di Lipizzani tra il 1796 e 1943
(Ivo Mihelič: Otroci burje – Lipica in Lipicanec, Lubiana 2004, p. 48)
1796
Sul territorio carsico arrivò l’esercito austriaco che trasformò Lipica nel proprio accampamento militare. L’anno successivo, l’armata francese attraversò la Carinzia e la Stiria. L’allevamento si preparò al trasferimento.
1796 -1797
Il 22 marzo 1797, la mandria – che al tempo contava quasi trecento capi – si trovò per la prima volta in fuga. La mandria venne quindi trasferita a Székesfehérvar in Ungheria. Dopo il Trattato di Campoformio del 17 ottobre 1797, i Lipizzani fecero ritorno a casa.
1802
Le invasioni napoleoniche lasciarono il segno indelebile a Lipica, radendo al suolo la maggior parte del complesso. Al ritorno dall’esilio, gli austriaci fecero il possibile per riparare tempestivamente i danni. Tuttavia, già nel 1802 Lipica fu colpita dal devastante terremoto che distrusse moltissime stalle, causando la morte della maggioranza degli esemplari più pregiati.
1805
Per via della guerra tra la Francia da un lato e l’Austria e la Russia dall’altro, l’allevamento si trasferì nuovamente prima a Đakovo (Slavonia), per poi trovare esilio nella tenuta ungarica di Karad. I Lipizzani partirono il 15 dicembre 1805 e fecero ritorno a metà maggio dell’anno successivo.
1809 -1815
La firma del trattato di pace di Schönbrun – nel 1809 – coincise con il passaggio della città di Trieste e della Carinzia sotto il dominio della Francia, fatto che causò un ulteriore trasferimento ordinato dell’imperatore stesso. Al tempo, la mandria – che ormai contava 286 cavalli – partì da Lipica verso Peczko in Ungheria. I cavalli giunsero a destinazione il 27 giugno 1809 e vi restarono fino al 1815. Durante gli anni dell’occupazione francese vennero purtroppo persi i libri originali degli alberi genealogici.
Napoleone sul cavallo bianco durante la battaglia di Waterloo, 1815. (Biblioteca nazionale e universitaria, Lubiana)
1811
Napoleone regalò la tenuta di Lipica al maresciallo Marmont, governatore civile e militare della Dalmazia. Fu lui a darla in affitto: per la prima volta, il paesaggio viene notevolmente snaturato in seguito all’eccessivo disboscamento delle superfici verdi.
1813
Nella battaglia di Lipsia (durata tra il 16 e il 19 ottobre 1813), Napoleone subì la devastante sconfitta che lo costrinse a indietreggiare dalla Germania. Dopo la battaglia e il successivo Congresso di Vienna (1 novembre 1814 – 9 giugno 1815), per la seconda volta, l’Allevamento di Lipica tornò nuovamente in possesso dell’impero austriaco.
La cartolina in ricordo della “Battaglia della nazione”, come fu ribattezzata la battaglia di Lipsia (Front©Stadtgeschichtliches Museum Leipzig)
Kartografska upodobitev Posestva lipica leta 1817 na katerem so lepo vidni Dunajski in Tržaški drevored.
1816-1880
Viene introdotto nella mandria lipizzana Siglavy, il cavallo d’origini arabe nato nel 1810. I suoi successori hanno quindi dato vita alla quinta linea classica del cavallo Lipizzano, conservata ancora ai giorni nostri.
Kartografska upodobitev Posestva lipica leta 1817 na katerem so lepo vidni Dunajski in Tržaški drevored.
Viene quindi ricostruito l’albergo genealogico dei cavalli sopravvissuti attraverso due preziosi edizioni dei libri: la prima, utilizzata in qualità di libro di lavoro, mentre la copia della documentazione è spedita a Hofburg, presso il palazzo imperiale di Vienna. Le iscrizioni più antiche presenti in questi libri sono relative ai cavalli nati nel 1810 e includono alcune informazioni sui rispettivi antenati: il più antico tra questi è la fattrice Golomba nata nel 1738.
Syglavi o Siglavi. Illustrazione: Emil Kotrba
Esempio del libro genealogico dell’Allevamento di Lipica
A seguito dell’ordinanza dell’imperatore Francesco II (1792 – 1835), la mandria venne rinforzata attraverso l’introduzione di cavalli purosangue prevalentemente di origini arabe. Dalle fattrici di origine arabe furono così formate due delle sedici stirpi: Mercurio (1806) e Djebrin (1824). Fra i numerosi stalloni introdotti nell’Ottocento, bisogna sottolineare l’importanza di Maestoso X (Austria, Kladrubec), che ebbe particolare rilevanza all’interno dell’esercito ungarico nella scuderia di Mesöhegyes. Giunto a Lipica nel 1837, diede inizio a una nuova linea parallela, la sesta linea classica, iniziata con lo stallone Maestoso Buda (Lipica, 1821). Fra le tante fattrici introdotte, prevalentemente tutte di origini orientali, vennero a formarsi altre due delle sedici stirpi: Gidrane (1841) e Theodorosta (1870).
Hadudi Lipizzaner Horse Johan Georg de Hamilton (1672-1737)
1826
Chiuso l’allevamento di Kopčany, gli stalloni di razza vennero spostati a Lipica. Tuttavia, a causa della distanza dalla capitale e, conseguentemente, per le elevate spese di trasporto, fu suggerito dall’amministrazione di Lipica il trasferimento dell’intera stirpe nelle vicinanze di Vienna.
1848
L’imperatore Francesco Giuseppe I decise di non dare seguito al suggerimento. Le opere di rinnovamento dell’allevamento vennero quindi portate avanti dal conte Karl Ludwig von Grünne, che restò a Lipica fino al 1875.
1852 -1856
Quell’anno furono costruite a Lipica tre grandi stalle per le fattrici di razza, il maneggio coperto, il laboratorio del ferri da cavallo, la stalle per i cavalli malati, il magazzino del foraggio e l’appartamento riservato al veterinario. Oltre a ristrutturare in abitazioni il primo piano del palazzo amministrativo, furono realizzati un nuovo pozzo e l’abbeveratoio. Vennero inoltre redatte le istruzioni speciali riguardo la coltivazione dei prati e dei pascoli.
Antica cartolina di Lipica
1880
Il 19 maggio fu celebrato il tricentenario dell’Allevamento. In quell’occasione l’ufficio del responsabile nella scuderia nazionale di Vienna pubblicò il libro Das K. u. K. Hofgestüt zu Lipizza (1580-1880). Na slavnosti so bili med drugimi prisotni tudi princ Thurn Taxis, konjeniški general, dvorni svetnik Ivoy, dvorni tajnik Auer, vodja kobilarne g. Vieten… Navzoče je najprej v slovenskem jeziku pozdravil kaplan lipiške kobilarne in nato je sledila sveta maša. Sledil je govor princa Thurn Taxis, ki je odkril dve spominski plošči, nato pa je bil banket. Pozneje so se vsi preselili še na posestvo Prestranek, kjer je potekala podobna prireditev.
(Copertina e prima pagina del libro Das K. K. Hofgestut zu Lipizza 1580-1880, autore E. A. Brehma, frontespizio)
1883 – 1899
La costruzione dei nuovi edifici e l’evoluzione continua dell’allevamento. Oltre alla chiesetta, fu realizzata l’abitazione riservata al cappellano. Una parte del cappellanato venne adibita a classe per i bambini dei genitori che lavoravano nella scuderia.
Cartolina dell’Allevamento di Lipica, inviata a Trieste il 19 ottobre 1910 (proprietà di Valentin Čuk da Senožeče)
La mandria di Lipizzani nella scuderia imperiale di Lipica, 1890 circa
La mandria di Lipizzani all’abbeveratoio della scuderia imperiale di Lipica, 1890 circa
Cartolina dell’Allevamento di Lipica, inviata a Trieste il 19 ottobre 1910 (proprietà di Valentin Čuk da Senožeče)
La mandria di Lipizzani nella scuderia imperiale di Lipica, 1890 circa
La mandria di Lipizzani all’abbeveratoio della scuderia imperiale di Lipica, 1890 circa
1892
Emil Finger venne nominato come ultimo amministratore austriaco di Lipica. Diede il via a importanti lavori di ristrutturazione della tenuta di Lipica e di Prestranek, nonché al rinnovo delle stalle destinate alla cura e all’addestramento.
1893
L’Allevamento fu sottoposto al nuovo ordine di lavoro che prevedeva la sistemazione del palazzo residenziale a Bile, accanto a cui vennero costruire le stalle per i cavalli malati e il serbatoio, mentre nelle scuderie di Lipica si dovettero abbassare le mangiatoie poiché troppo alte. Una volta rimosse le mangiatoie in legno, i Lipizzani iniziarono a nutrirsi dal suolo.
1894
Gli ultimi dati prima della Grande guerra riguardo il numero di esemplari risalgono agli ultimi mesi del 1894. In quel periodo, Lipica vantò cinque stalloni di razza, quattro puledri di tre anni, 51 cavalli Lipizzani, 30 cavalli di origine lipizzana-araba, 2 fattrici purosangue e 13 cavalli da tiro. Con quelli di Prestranek, l’allevamento contò 295 cavalli, di cui 263 esemplari di razza e 32 cavalli di tiro.
Andrej Stopar senior, fotografato di fronte all’appartamento di famiglia a Lipica, inizio Novecento (proprietà di Marija Stopar Štefan)
1899
In quell’anno fu costruita la scuderia d’onore riservata ai giovani puledri in addestramento. Realizzato in onore del 50o anniversario di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe I d’Austria, le stalle vantarono da entrambi i lati addirittura una parte residenziale dedicata agli stallieri.
Andrej Stopar senior, fotografato di fronte all’appartamento di famiglia a Lipica, inizio Novecento (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Cartolina dell’Allevamento di Lipica, inviata il 24 febbraio 1902 (proprietà di Valentin Čuk da Senožeče)
Andrej Stopar, cocchiere di Lipica, porta i signori alla Santa messa a Basovizza, inizio Novecento (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Cartolina dell’abbeveratoio dell’Allevamento di Lipica, inviata nel 1910 (proprietà di Danilo Oražem)
Il Principe ereditario Francesco Ferdinando insieme alla consorte visitano Trieste prima dell’attentato a Sarajevo (qui durante il tragitto dal Castello di Miramare verso Trieste). Il cocchiere è il signor Penko, padre di Miro Penko, tecnico veterinario dell’Allevamento di Lipica (proprietà di Danilo Oražem da Dane)
1914-1918
La Prima guerra mondiale
Il 18 maggio 1915, giorni in cui l’Italia entrò in guerra, l’imperatore diede a Lipica un immediato ordine di ritiro: seguì quindi la quarta fuga della mandria e l’ultimo treno partì il 29 maggio. Gli stalloni e le fattrici vennero trasferiti nei pressi di Vienna, precisamente a Laxenburg, mentre 137 stalloni vennero spostati a Kladruby.
Il Principe ereditario Francesco Ferdinando insieme alla consorte visitano Trieste prima dell’attentato a Sarajevo (qui durante il tragitto dal Castello di Miramare verso Trieste). Il cocchiere è il signor Penko, padre di Miro Penko, tecnico veterinario dell’Allevamento di Lipica (proprietà di Danilo Oražem da Dane)
Il Lipizzano durante la Grande guerra (cartolina di propaganda, proprietà del collezionista Mitja Močnik)
1918
Fine dell’allevamento imperiale carsico di Lipica. Alla fine della Prima guerra mondiale una commissione internazionale ebbe modo di trattare per il rimpatrio di parti della mandria – situata a Laxenburg – a Lipica, al tempo assoggettata alla giurisdizione italiana. Fecero ritorno a Lipica 109 cavalli, di cui due stalloni, 42 fattrici e 65 puledri, grazie a cui gli Italiani ricominciarono il ripristino dell’Allevamento di Lipica. L’Italia inoltre ricevette la seconda edizione dei libri genealogici dei cavalli, custoditi sin dal 1816 a Hofburg, Vienna.
1918
Fu così che, dopo ben 339 anni, l’allevamento imperiale carsico di Lipica cessò di esistere, dando vita, però, a tre nuovi allevamenti di cavalli Lipizzani, ovvero di Lipica, Piber e Kladbury.
Il Lipizzano a Renče durante la Grande guerra (fotografia, proprietà del collezionista Mitja Močnik)
Il Lipizzano tra i soldati nel tragitto da Renče a Bilje durante la Grande guerra (fotografia, proprietà del collezionista Mitja Močnik)
1919
Il 16 luglio la commissione italiana rientrò in possesso degli esemplari trasferiti a Laxenburg, rappresentanti delle sei linee classiche di stalloni e 17 fattrici purosangue.
Elenco delle fattrici che il 19 luglio 1919 ritornarono da Laxenburg. Manoscritto di Andrej Stopar junior: pag. 1 e 2 (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Dipendenti della Scuderia di Lipica, ca. nel 1940
1923-1940
In data 1 luglio, l’allevamento di Lipica passò al Ministero della guerra e ne sottomise l’amministrazione e il reparto tecnico al proprio servizio ippico e veterinario. Il compito principale dell’allevamento fu quello di aumentare il numero delle fattrici di razza.
Dipendenti della Scuderia di Lipica, ca. nel 1940
Grabljice: le braccianti che negli anni Trenta del Novecento rastrellavano i prati (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Prestranek, 1923 circa (proprietà di Danilo Oražem)
1926
Venne rimpatriato da Lexenburg lo stallone Favory Noblessa di madre purosangue Kadbury. Alcuni suoi discendenti ebbero occhi di pesce non caratteristici dei Lipizzani e, addirittura, vietati per gli esemplari di razza.
1927
L’allevamento acquistò lo stallone arabo Flower, Purtroppo, però, né questo, né i tentativi successivi con gli stalloni arabi diedero i risultati aspettati.
1935
Molte delle fattrici originarie di Lipica vennero consegnate alla cavalleria armata, mentre all’allevamento furono portati stalloni per metà arabi e fattrici inglesi purosangue.
1939
Prestranek, Bile e Poček passano sotto il servizio di fortificazione militare.
Gara ciclistica all’Allevamento di Lipica, 1940. Possono gareggiare solo i dipendenti della scuderia (proprietà di Danilo Oražem)
La liberazione dei Lipizzani nel 1945
1939-1945
La Seconda guerra mondiale
Dopo la capitolazione dell’Italia dell’8 settembre, l’esercito tedesco occupò il territorio e Lipica venne dunque annessa al Terzo Reich. Il 16 ottobre i tedeschi caricarono i cavalli sui loro camion per portarli alla stazione di Sežana, da cui partì il treno verso Hostau (Sudety). Ritirarano 179 cavalli (6 stalloni di razza, 54 fattrici purosange e 119 puledri nati fra il 1940 e il 1943). Ventidue persone accompagnarono i Lipizzani nel loro viaggio verso il territorio ceco.
La liberazione dei Lipizzani nel 1945
Rudolf Frankovič a Hostau (nato il 26 febbraio 1922). La fotografia fu scattata su richiesta delle autorità tedesche come documento di legittimazione del loro arrivo con i cavalli a Hostau (proprietà di Marija Kljajič di Sežane).
Andrej Stopar junior a Hostau assieme al cavallo Capriola, 1943 (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Certificato ufficiale e conseguente traduzione dalla lingua tedesca: riconoscimento per l’ottimo lavoro svolto a Hostau (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Lettera di corrispondenza inviata da Hostau – prima pagina, 14 novembre 1944 (proprietà di Marija Stopar Štefan)
1945
Dopo la conferenza di Jalta, la Repubblica Ceca fu assoggettata all’influenza sovietica: con il ritiro della guarnigione tedesca, il popolo trasmigrato venne lasciato in povertà e nel bel mezzo della devastazione post-bellica, in una situazione in cui anche tutto ciò che faceva parte dell’antico allevamento lipizzano rischiò di venir per sempre cancellato.
Parte dell’attrezzatura (stivali e mollettiera in pelle) indossata da Andrej Stopar durante il viaggio dei Lipizzani da Lipica a Hostau nel territorio ceco (proprietà di Marija Stopar Štefan)
Il direttore dei servizi segreti della cavalleria americana, il colonnello Reed, suggerì al generale Patton una veloce operazione militare per la liberazione dei cavalli: il comando generale americano si rifiutò di approvare l’operazione nel territorio che già fu sottoposto al controllo dell’Armata Rossa. Il generale Patton si assunse in seguito la responsabilità e, il 28 aprile 1945, gli americani diedero il via a un’operazione delicata durante la quale trasportarono i cavalli nella zona sotto il dominio delle forze alleate. Solo dopo pochi giorni, il 7 maggio, il colonnello Podhajsky, capo della Scuola spagnola d’equitazione, supplicò il generale Patton di proteggere gli stalloni che furono trasferiti da Vienna a San Martino.
COL Charles Hancock Reed
Il generale Patton in sella al Lipizzano Favory Africa, scelto personalmente da Adolf Hitler per presentarlo all’Imperatore Hirohito. Il cavallo fece parte della Scuola d’equitazione viennese. Venne dapprima confiscato dai tedeschi, per poi essere confiscato dalle forze americane.
Le truppe dell’armata jugoslava invasero Lipica il 29 aprile, ma dovettero ritirarsi il 12 giugno. L’esercito anglo-americano ristrutturò l’allevamento nella loro base per camion e carri armati. Nel maneggio coperto aprirono il bar, mentre nell’antica scuderia Velbaca fu allestito il cinema. Per riscaldarsi, vennero abbattuti ben 4.500 metri cubi di alberi.
Il ritorno dei Lipizzani alla Scuola d’equitazione spagnola di Vienna è rappresentato anche nel film Disney del 1963 intitolato L’ultimo treno da Vienna.
1947
Dopo il ritiro delle truppe alleate nel 1947, Lipica divenne territorio della Repubblica federale della Jugoslavia. In quel periodo furono assegnati all’allevamento solo 11 cavalli della mandria sequestrata dai tedeschi durante la guerra. Invece, i libri genealogici degli 80 cavalli (5 stalloni, 42 fattrici e 33 puledri) vennero assegnati all’Italia il 18 novembre 1947.
1948
Inizialmente gli Italiani trasferirono i cavalli in Piemonte, precisamente a Pinerolo, per poi spostarli agli inizi del 1948 nella scuderia militare Montelibretti, situata nei pressi di Roma. Lì, i libri genealogici dei cavalli restarono in uso fino al 1952. Oggi invece gli stessi rimangono ben custoditi all’interno dell’Allevamento statale del cavallo Lipizzano a Monterotondo, vicino alla capitale italiana, in quanto preziosa testimonianza del ricco patrimonio equestre.
Josip Broz Tito nell’Allevamento di Lipica, 1964
1949-1960
Dopoguerra
Il Ministero delle politiche agricole e forestali attribuì all’Allevamento di Lipica altri 54 cavalli Lipizzani, di cui quattro stalloni, altrettanti stalloni giovani e 39 fattrici purosangue.
Josip Broz Tito nell’Allevamento di Lipica, 1964
1950
L’Allevamento passò dall’amministrazione federale a quella della repubblica. Vennero comunque sottratte a Lipica le immense tenute site nei pressi di Prestranek. La scuderia perse anche un notevole numero di esemplari dei migliori cavalli di razza.
1952
In quell’anno fu istituito il Dipartimento dell’Alta scuola d’equitazione e dressage, la cui guida venne affidata al russo Akarov, rinomato istruttore d’equitazione e di dressage.
1953
Con la decentralizzazione del 1953, l’Allevamento di Lipica perse lo status di Istituto pubblico nazionale e passò sotto il controllo dei comitati distrettuali e popolari: questi non sembravano all’epoca interessati alla sua conservazione, esprimendo addirittura l’intenzione di sciogliere l’istituzione. Fu l’allora presidente Josip Broz Tito a occuparsi personalmente dell’Allevamento di Lipica.
Josip Broz Tito nell’Allevamento di Lipica, 1964
Le gare di Aachen del 1956 in telediffusione
1956
L’anno in cui si tenne la prima esibizione sul palcoscenico internazionale: Alfonz Pečovnik partecipò con successo ai tornei internazionali di Vienna e, l’anno successivo, a quelli di Aachen con la fattrice Thais IX.
1958
Lipica divenne proprietà della società Jadran Sežana che, nei dieci anni successivi, si assunse l’onere finanziario delle perdite dell’Allevamento. Negli anni Sessanta Lipica finalmente aprì al pubblico e vennero gettate le basi per creare uno sviluppo turistico degno di nota. A causa dell’incremento delle spese, la società Jadran Sežana eliminò dal proprio operato l’Allevamento, le cui attività passarono all’appena fondato Istituto di allevamento equino di Lipica. Quest’ultimo ridusse poi il numero di cavalli e rivolse le sue attenzioni principalmente al turismo.
Fotografia della cavaliera, 1967 (proprietà di Kristina Umek Marušič)
1963
A questo punto restavano nella scuderia solo 59 esemplari Lipizzani, di cui nove stalloni e 31 fattrici, riproducendo 24 fattrici e puledre. Negli anni a seguire, l’allevamento crebbe ulteriormente, aprendo le porte al turismo in modo più deciso.
Fotografia della cavaliera, 1967 (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Scene di Lipica, 1967 circa (proprietà di Kristina Umek Marušič)
1971
In ragione dell’incremento dei visitatori, venne costruito l’Hotel Maestoso e fu introdotto il programma d’addestramento di cavalli dedicato agli ospiti.
1972
L’anno successivo, il Ministero dell’agricoltura non solo abolì le sovvenzioni per l’Allevamento di Lipica, ma privò completamente lo stabilimento dei fondi provenienti dal bilancio statale. Nei successivi dieci anni si consolidò uno schema di autogestione economica ben regolamentata e, inoltre, vennero portati a termine dei progetti di costruzione piuttosto importanti. In quel periodo furono costruiti il maneggio piccolo e grande, tre superfici esterne per l’equitazione, la stalla con l’edificio congiunto e un secondo maneggio coperto, la stalla per i cavalli privati, il fienile, l’ippodromo e gli appartamenti per i lavoratori. Queste costruzioni modificarono non poco l’assetto urbanistico e architettonico del luogo.
1974
Venne organizzato il primo torneo internazionale di dressage. Lipica si ritrovò in una situazione di abbandono, con lo Stato che le negò qualsiasi forma di sostegno. Accolto il patrocinio del presidente Josip Broz Tito in persona, in occasione del 400o anniversario dell’Allevamento, il governo comunista ordinò la costruzione di una nuova struttura ricettiva che cambiò per sempre l’immagine storica di Lipica.
I cavalieri di Lipica di fronte all’Hotel Maestoso (proprietà di Kristina Umek Marušič)
Per celebrare la lunga tradizione di Lipica, fu pubblicato un dei migliori libri a tema, scritto da Milan Dolenc.
1980
Fu così che venne completato l’Hotel Klub, in occasione dei festeggiamenti per il Giubileo. Alla cerimonia principale, in occasione del quattrocentesimo anniversario dall’esistenza dell’Equile, si riunirono tutti i rappresentanti degli allevamenti e delle scuderie lipizzane.
Si esibì anche la Scuola d’equitazione spagnola di Vienna. Nello stesso anno fu organizzato il torneo CHIO e Lipica accolse nel suo paesaggio l’artista d’avanguardia Avgust Černigoj.
Per celebrare la lunga tradizione di Lipica, fu pubblicato un dei migliori libri a tema, scritto da Milan Dolenc.
La prima e – finora – ultima esibizione della Scuola d’equitazione spagnola all’Allevamento di Lipica, 1980 (archivio dell’Allevamento).
Božidar Jakac visita Lipica, 1980 (archivio dell’Allevamento)
La Galleria Avgust Černigoj di Lipica
Zgodovina
Gli allenamenti per i giochi olimpici di Los Angeles (proprietà di Alojz Lah)
1984
La squadra di Lipica – prima squadra olimpica dell’ex Jugoslavia nell’equitazione e composta da Alojz Lah, Dušan Mavec e Stojan Moderc – partecipò con successo alla gara di dressage dei giochi olimpici di Los Angeles. Ancora oggi la loro performance rimane uno dei più importanti successi dei cavalieri sloveni ai giochi olimpici non solo nel dressage, ma in tutte le discipline equestri.
Alojz Lah ai giochi olimpici di Los Angeles del 1984
1986
A Lipica fu istituita la Federazione internazionale degli Allevatori di Lipizzani LIF e venne inaugurata la Galleria Avgust Černigoj con 1.400 opere dell’artista. A metà degli anni Ottanta, l’Allevamento si ritrovò coinvolto in gravi problemi finanziari e la direzione accolse all’interno del suo antico e prestigio spazio culturale delle attività particolarmente innovative e inedite.
1991
La guerra d’indipendenza della Slovenia diminuì drasticamente non solo il numero dei visitatori, ma anche la popolazione dei Lipizzani subì un calo notevole, con la società sempre più coi conti in rosso.
1993
Lipica organizzò con successo il campionato europeo di dressage,
Pur non disponendo delle sufficienti risorse finanziarie, il comune assunse in gestione gli immobili, la mandria di cavalli, la Galleria Avgust Černigoj e i debiti.
1993
Il governo istituì un’apposita commissione per la preparazione del progetto della legge sull’Allevamento di Lipica. Con l’approvazione nel 1996, l’Allevamento divenne un istituto pubblico di proprietà della Repubblica. La Federazione internazionale degli Allevatori di Lipizzani LIF festeggiò a Lipica il decimo anniversario della fondazione. Dalla fondazione dell’istituzione pubblica »Javni zavod Kobilarna Lipica«, l’Allevamento aveva compiuto progressi significativi. Il nucleo architettonico di Lipica – tutelato dalla protezione monumentale – fu rinnovato e la mandria ampliata.
1996
La Federazione internazionale degli Allevatori di Lipizzani LIF festeggiò a Lipica il decimo anniversario della fondazione. Dalla fondazione dell’istituzione pubblica »Javni zavod Kobilarna Lipica«, l’Allevamento aveva compiuto progressi significativi. Il nucleo architettonico di Lipica – tutelato dalla protezione monumentale – fu rinnovato e la mandria ampliata.
2000
Nel 2000, la scuderia di Lipica ha acquisito la tenuta Ravne pri Pivki, che è l’unica tenuta fuori Lipica che la scuderia possiede ancora oggi. La tenuta è destinata ai giovani stalloni, dove crescono in mandria e all’aperto, il che fornisce loro ottime condizioni per la crescita, lo sviluppo e il benessere.
Tenuta Ravna (foto: Davor Kernel)
Il 425o anniversario dell’Allevamento di Lipica (archivio di Jasne Božac, archivio dell’Allevamento)
La Slovenia adotterà l’euro nel 2007 e deciderà
che l’immagine sulla moneta da 20 cent sarà decorata con Lpicanec.
Visita della regina Elisabetta II all’Allevamento di Lipica (archivio dell’Allevamento)
2002
L’Allevamento di Lipica viene riconosciuto come organizzazione detentrice dei libri genealogici originali della razza dei cavalli Lipizzani.
2005
Il Governo della Repubblica di Slovenia adotta il Programma della tutela e dello sviluppo dell’Allevamento di Lipica per il periodo 2002-2005.
2008
Il 22 ottobre l’Allevamento di Lipica riceve la visita d’onore della regina Elisabetta II e del principe Filippo.
2010
Lipica celebra il suo 430° anniversario. L’anno seguente, l’Allevamento mostra tutto il suo splendore inaugurando il nuovo Museo del Lipizzano Lipikum e organizzando i campionati iridati di attacchi con i pony.
2014 -2015
L’intero nucleo storico e la tenuta vengono sottoposti ai lavori di ristrutturazione. L’Allevamento viene aperto praticamente per l’intero anno ai visitatori. I viali alberati vengono rivitalizzati e il nucleo storico ricostruito. Il rinnovo viene esteso alle scuderie Borjači, alla scuderia d’onore e alla scuderia nuova, nonché ai necessari investimenti nelle infrastrutture comunali. Il valore totale di entrambi i progetti raggiunge i 6,6 milioni di euro e rappresenta il più grande investimento nell’Allevamento di Lipica degli ultimi decenni. La Repubblica di Slovenia li cofinanzia con i fondi europei.
I campionati iridati di pariglie, cocchiere Miha Tavčar (archivio dell’Allevamento)
2017
I campionati mondiali di pariglie.
A settembre il rinnovato ippodromo ospita i mondiali di pariglie. La squarda slovena è formata da Miha Tavčar, Klemen Turk e Mitja Mahorčič insieme all’allenatore Benjamin Aillaud. Il cocchiere Miha Tavčar ottiene il primo posto nella maratona, posizionandosi decimo nella classifica generale, e vince la Coppa della Federazione internazionale degli Allevatori di Lipizzani come Miglior cocchiere di cavalli Lipizzani. La Slovenia conquista il nono posto a squadre. Finora questo è il miglior risultato nello sport equestre sloveno.
I campionati iridati di pariglie, cocchiere Miha Tavčar (archivio dell’Allevamento)
2017 Premiere del gioco La storia di Lipica
2017
A dicembre 2017 viene portata in scena la prima del nuovo spettacolo La favola di Lipica, che narra l’incredibile storia del suo patrimonio, del cavallo bianco Lipizzano e dei suo stretto legame con il cavaliere.
2018
La nuova Legge sull’Allevamento di Lipica – adottata all’inizio del 2018 – consente la transizione dell’ex istituto pubblico Javni zavod Kobilarna Lipica nella società Holding Kobilarna Lipica, d.o.o. La società figlia Kobilarna Lipica d.o.o. viene istituita subito dopo per attuare il servizio pubblico, interamente finanziato dal budget statale.
2020
Il 19 maggio l’Allevamento festeggia il suo 440o anniversario, celebrato a settembre con lo spettacolo di gala tenutosi all’ippodromo.
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